Il bruxismo è stagionale? scopriamolo con Google

La stagionalità del bruxismo e dei suoi sintomi non è stata testata e riflette una nicchia importante nella nostra comprensione e nell’epidemiologia del bruxismo.
L’obiettivo di uno studio è stato quello di utilizzare i dati di Google Trends per verificare se esistesse un modello stagionale nei volumi di ricerca di Google sul bruxismo e i suoi sintomi.
Il bruxismo
Con il termine bruxismo si definisce l’abitudine a digrignare, serrare e strofinare i denti: un comportamento dell’apparato orale che, nella maggior parte dei casi, si compie in modo involontario durante il sonno leggero (fase REM), ma anche durante il giorno e la pratica sportiva. Questo movimento forzato è spesso causa di stress e determina tensione e stanchezza dei muscoli mandibolari, generando conseguenze importanti sia in ambito orale che in altri distretti corporei.
Il bruxismo viene generalmente considerato come una parafunzione, in quanto non rientra nella normale azione fisiologica della bocca, ma si associa ad altre abitudini non propriamente corrette, come ad esempio mangiarsi le unghie, morsicarsi le labbra, morsicare penne o matite e masticare chewing gum.
Le conseguenze del bruxismo sulla salute variano naturalmente in base all’intensità, alla frequenza e alla persistenza di questa patologia, ma non devono essere mai sottovalutate, perché possono arrivare a danneggiare diversi settori dell’organismo.
Per approfondire https://ilbruxismo.it/cos-e-il-bruxismo/
Cos’è Google Trends?
Google Trends è uno strumento, basato su Google, che permette di conoscere la frequenza di ricerca sul web di una determinata parola o frase. La ricerca e visualizzazione sono impostabili per nazione e per lingua. I risultati (cioè i trends, ovvero le “tendenze” correnti) sono mostrati con un grafico che sintetizza, nel tempo, l’andamento della sua popolarità (ricerca o visualizzazione).
Le parole chiave analizzate
Nella ricerca ecologica e osservativa, hanno cercato in Google Trends i seguenti termini di ricerca:
- bruxismo
- digrignamento dei denti
- serraggio dei denti
Queste ricerche sono state effettuate negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Canada e in Australia da gennaio 2004 a dicembre 2017.

Risultati
L’analisi ha mostrato risultati stagionali statisticamente significativi con ”bruxismo” negli Stati Uniti, Canada e Australia e una tendenza verso una variazione stagionale nel Regno Unito, con un picco nei mesi invernali e un minimo nei mesi estivi.
Allo stesso modo, una variazione stagionale statisticamente significativa è stata trovata in “digrignamento dei denti + serraggio dei denti” negli Stati Uniti (A = 5,54, p <0,001), nel Regno Unito (A = 4,36, p <0,001) e in Australia (A = 3,11, p <0,001) e una tendenza verso una variazione stagionale in Canada (A = 1,53, p = 0,034). I picchi in inverno e crolli in estate sono stati invertiti di 6 mesi nei paesi dell’emisfero settentrionale rispetto all’Australia. I grafici delle serie temporali hanno sottolineato la coerenza della tendenza stagionale che è stata accertata in quasi tutti gli anni.
Conclusioni
Le prove preliminari hanno mostrato una variazione stagionale del bruxismo e dei suoi sintomi, con un picco nei mesi invernali. Questo nuovo reperto nell’epidemiologia del bruxismo richiede di essere verificato con studi clinici e ulteriori ricerche sono necessarie per chiarire il meccanismo potenziale alla base della variazione stagionale del bruxismo.
Fonti
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