Mindfulness e Bruxismo

Nell’immaginario comune si pensa che il bruxismo sia un problema unicamente notturno.
Si tratta di una convinzione errata in quanto è frequente che il bruxismo si presenti anche di giorno. Ansia e stress, così come stati di irritabilità o di grande concentrazione, giocano un ruolo determinante nel bruxismo diurno.
A lungo andare la fatica dentale, muscolare ed articolare causata dal bruxismo può portare a numerosi disturbi che non vanno sottovalutati e che necessitano di una valutazione dentistica specialistica tempestiva.
Oltre alle cure dentistiche gnatologiche il mondo scientifico sta considerando con crescente interesse il beneficio che si può trarre da alcune pratiche utilizzate in campo psicologico, utili per arginare lo stress e ricondurci al momento presente.
Avete mai sentito parlare di Mindfulness?
Forse qualcuno avrà sentito parlare di Mindfulness in qualche occasione ed è possibile che l’abbiate ricondotta ad un interesse specifico delle persone appassionate di pratiche meditative. Ma di cosa si tratta davvero?
Se mi concedete un breve riferimento, gran parte delle idee, delle pratiche e degli interventi che oggi si riferiscono alla Mindfulness, sono nati dagli studi pionieristici di John Kabat-Zinn, biologo e professore della School of Medicine dell’Università del Massachusetts.
Mindfulness è la traduzione della parola SATI in lingua indiana Pali e significa portare attenzione al momento presente in modo curioso e non giudicante, è quindi un processo che coltiva la capacità di portare attenzione al momento presente, consapevolezza e accettazione del momento attuale.
Se digrignare o stringere i denti di notte è un comportamento inconsapevole, che nel sonno non può essere controllato, al contrario serrare i denti o la mandibola di giorno può essere considerato come un comportamento su cui poter esercitare la propria consapevolezza. Ed è proprio qui che entra in gioco la pratica della Mindfulness: disinserire il “pilota automatico” è infatti una scelta che permette di acquistare il pieno controllo della propria vita e del proprio corpo attraverso la consapevolezza di aspetti e comportamenti che ci erano completamente oscuri e “invisibili”.
Per praticare la Mindfulness è necessario ritagliarsi ore e ore di tempo?
La risposta è: non per forza! È necessario infatti operare una distinzione tra le pratiche formali (pratiche sistematiche di meditazione, guidate da un istruttore certificato o all’interno di un percorso di psicoterapia) e pratiche informali (ovvero applicazioni della mindfulness alla vita quotidiana!).
È lecito che adesso vi starete chiedendo come sia possibile applicare la Mindfulness nella frenesia delle giornate in cui siamo immersi ma, è proprio in ogni gesto quotidiano che si ritrova questa possibilità.
Per esempio se metteste la sveglia ogni ora sul vostro cellulare questo suonando vi può aiutare a porre attenzione alla postura della vostra mandibola. Anche attaccare un post-it vicino allo schermo del vostro computer può aiutare, quando lo guardate, a ricordarvi di rilassare la mandibola.
Si tratta di un procedimento molto semplice che vi conduce a fermarvi e ad ascoltare le sensazioni del vostro corpo:
- I muscoli della mandibola sono rigidi?
- I denti sono serrati?
- Siete ingobbiti sul computer?
- Avete dolori al viso?
Proprio come fare una piccola scansione del proprio corpo!
A seguito di questa osservazione del momento presente, sarà possibile allentare l’eventuale contrazione muscolare, ripristinando una postura più rilassata per poi riprendere le attività che stavate portando avanti poco prima.
È doveroso sottolineare come questa lettura non voglia essere eccessivamente riduzionistica in quanto un percorso completo di consapevolezza prevede la quotidiana pratica formale e informale con l’affiancamento di un esperto nel programma.
Tuttavia piccoli accorgimenti quotidiani possono portare, in condizioni altrimenti totalmente inconsapevoli quali il bruxismo diurno, ad una sua significativa riduzione oltre ad esercitare la propria capacità ad essere presenti!
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