Ecco il legame tra il bruxismo e le apnee notturne
Sembra esserci un’alta percentuale di bruxismo nei pazienti con apnea ostruttiva del sonno (OSA), in particolare nei caucasici.
Ecco ciò che è emerso dalla ricerca presentata alla 75° assemblea scientifica internazionale annuale dell’American College of Chest Physicians (ACCP).
Cos’è il bruxismo?
La Dott.ssa Paola Falchetti spiega che spesso chi è perfezionista e non riesce a gestire nel modo migliore lo stress sfoga l’ansia sui denti.
Parliamo di bruxismo, cioè l’abitudine a digrignare, serrare e strofinare i denti con conseguenze dannose fisiche ed estetiche. Se si osserva attentamente la superficie esterna dei denti, le corone appaiono scheggiate, spesso più sottili, con superfici abrase e le gengive sembrano ritirate: un comportamento dell’apparato orale che, nella maggior parte dei casi, si compie in modo involontario durante il sonno leggero (fase REM), ma anche durante il giorno e la pratica sportiva.
La causa principale di questa parafunzione è lo stress, ed un particolare stato di ansia che colpisce indipendentemente ogni età (spesso anche i bambini ne sono affetti).
Il bruxismo e le apnee notturne: qual è il legame?
Le contrazioni muscolari che fanno digrignare i denti durante il sonno sono piuttosto frequenti nei pazienti affetti da apnea notturna di tipo ostruttivo.
Come rivela Shyam Subramanian, del Baylor College of Medicine di Houston, Stati Uniti: “Un paziente su quattro con apnee notturne soffre di bruxismo. Ciò è dovuto principalmente ad un meccanismo di risposta automatica: le apnee notturne sono infatti spesso accompagnate da altri movimenti della bocca, tra cui quelli dei denti. Alti livelli di stress da ansia possono causare il bruxismo, così come l’abuso di caffeina dovuto alla difficoltà di rimanere svegli la mattina in seguito ad una notte insonne”.
E aggiunge: “L’apnea notturna non trattata può causare disturbi dell’umore, tra cui depressione e ansia”
Uno studio a supporto: chi soffre più di bruxismo con apnea ostruttiva del sonno?
Attraverso una revisione retrospettiva, il Dottor Subramanian e i suoi colleghi, del Baylor College of Medicine di Houston, TX, hanno valutato la prevalenza di bruxismo e reflusso gastroesofageo (GERD) in 150 uomini e 150 donne con OSA.
Ogni gruppo era composto da 50 caucasici, 50 afro-americani e 50 ispanici. I risultati hanno mostrato che il 25,6% dei pazienti soffriva di bruxismo, mentre il 35% di tutti i pazienti con OSA lamentava bruciore di stomaco notturno e altri sintomi.
I ricercatori hanno anche esaminato l’influenza del genere e dell’etnia scoprendo che il bruxismo era più alto negli uomini che nelle donne: il 43% rispetto al 31%. I caucasici sono stati quelli che avevano la percentuale più alta rispetto agli altri gruppi etnici: il 35% contro il 19% negli ispanici.
Le conclusioni
Conclude il dott. Subramanian. “Gli studi suggeriscono che quando il bruxismo notturno è correlato all’OSA, alcune terapie potrebbero eliminare il problema”.
Kalpalatha Guntupalli, presidente dell’American College of Chest Physicians spiega infatti che: “Nel trattamento dell’apnea notturna, i medici dovrebbero anche riconoscere e affrontare le condizioni di salute secondarie, come il bruxismo, al fine di gestire pienamente il disturbo del sonno di un paziente.”
Fonti:
American College of Chest Physicians. “Teeth Grinding Linked To Sleep Apnea; Bruxism Prevalent In Caucasians With Sleep Disorders.”
http://www.sleepright.com/teeth-grinding-linked-to-sleep-apnea-bruxism-prevalent-in-caucasians-with-sleep-disorders/
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